"I bulli posso tirare un pugno, forse lasciare un segno, ma non hanno mai, neanche una volta, nella storia degli Stati Uniti eguagliato la forza e lo spirito di un popolo unito nella difesa del proprio futuro". E' questo il più duro attacco alla politica di Donald Trump, definita appunto da bullo, contenuta nel discorso con cui Joe Kennedy, l'erede della grande dinastia politica Usa che è deputato del Massachussets, ha risposto, a nome dei democratici al discorso sullo stato dell'Unione del presidente. "La nazione più forte, più ricca, più grande del mondo non deve lasciare nessuno indietro", ha aggiunto il 37enne nipote di Bob Kennedy e del presidente Jfk, accusando Trump di politiche divisive che lasciano troppi americani "arrabbiati, impauriti, dimenticati".
"Questa amministrazione non prende di mira solo le leggi che ci proteggono - ha affermato - ma la stessa idea che siamo tutti degni di essere protetti.
"Noi sentiamo le fratture di un Paese diviso, l'odio ed il suprematismo marciano orgogliosamente nelle nostre strade" ha detto ancora riferendosi alle manifestazioni indette da gruppi razzisti e di estrema destra che hanno dato il loro sostegno a Trump. Infine, il democratico si è rivolto ai dreamers, i giovani immigrati che rischiano, con le nuove politiche di Trump, la deportazione: "noi combatteremo per voi, non ci faremo indietro".